mercoledì 6 giugno 2012

Sakee Sed - A Piedi Nubi


L’esordio di un paio d’anni fa di Alle Basi Della Roncola ci aveva stupito e impressionato per la miscela sgangherata di elementi vintage che dalla provincia bergamasca proiettava i Sakee Sed in quell’immaginario saloon dove si incrociano country, blues e folk e un pianista honky-tonk  in preda all’alcool racconta le sue storie stralunate. Un disco dall’impianto sonoro decisamente particolare, dove la roots-music di derivazione americana si sposa al cantautorato italiano e i testi surreali e straniti completano il quadro un po’ folle dell’opera. Il sound elettrico e allucinato, a tratti sperimentale, dell’EP Bacco, pubblicato nel 2011, segna già un mutamento di rotta, ma è con A Piedi Nubi, appena pubblicato, che la svolta è decisiva. Il duo bergamasco abbandona infatti il pianoforte Howard e tutti gli strumenti acustici usati nel primo disco per lanciarsi in un rock tirato e psichedelico (da loro definito pshyco-pop) i cui ricercati passaggi strumentali infarciti di Rhodes e Farfisa e l’uso particolare della voce ricordano il progressive e le sue sperimentazioni elettroniche. Una scelta sicuramente coraggiosa che testimonia il passo in avanti compiuto da Marco Ghezzi e Gianluca Perucchini alla ricerca di soluzioni sonore originali all’interno del movimento indie italiano.





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