lunedì 19 novembre 2012

Miami & The Groovers - Live al Circolone di Legnano - 9 novembre 2012


Foto di Fabio "Baio" Baietti
“Fino a quando in un venerdì sera di novembre il Circolone sarà così pieno, così rumoroso, così molesto, l’ultima band di rock’n’roll sarà sempre in giro, non si fermerà mai e non metterà mai la parola fine”. Le parole di Lorenzo Semprini usate per introdurre The last rock’n’roll band rendono perfettamente l’idea di cosa sia successo al Circolone di Legnano in occasione del concerto dei riminesi Miami & The Groovers tenutosi nell’ambito della rassegna Americana. Gli appuntamenti del ciclo sono diventati una piacevole abitudine per tutti gli amanti della musica d’oltre oceano che questa volta sono stati testimoni di una travolgente rock’n’roll night. Come era lecito aspettarsi, questa tappa del Good things tour ha portato in città uno dei più intensi show dal vivo cui è possibile assistere in Italia e l’attesa del folto pubblico, che ha accolto con grande entusiasmo la band, è stata ripagata con un set di due ore e mezza, adreanlinico e tiratissimo, che ha letteralmente conquistato tutti i presenti.


Foto di Fabio "Baio" Baietti

Foto di Fabio "Baio" Baietti




Always the same
Big mistake
On a night train 
Walkin’ all alone
Lost 
Audrey Hepburn’s smile 
Before your eyes 
Good things 
Waiting for me 
Love has no time 
Sliding doors
Tears are falling down 
Back in town 
Running down a dream 
Burning ground 
Under control 
Jewels and medicine 
Broken souls 
Postcards 
It’s getting late 
Rock’n’roll night 
Last r’n’r night 
Train in vain 
The ’59 sound
Point blank
Merry go round
We’re still alive



mercoledì 7 novembre 2012

Ila And The Happy Trees - Believe it (Mokili - 2012)

E’ possibile cambiare il mondo? Cosa si può fare per migliorare la realtà che ci circonda e, soprattutto, quali mezzi abbiamo a disposizione? Questi semplici interrogativi sicuramente ce li siamo già posti. Anche se non è sempre facile trovare le risposte giuste, non per questo dobbiamo scoraggiarci. Cominciamo dalle cose più semplici, dai piccoli gesti quotidiani, dalla nostra predisposizione d’animo. E’ questo il punto di partenza, credere in noi stessi, credere nelle cose che facciamo, credere nei nostri sogni. “Give me your dreams, I can change your life, I’ll build your new day, people can be better than they are, if you believe it.
Il secondo disco della cantautrice genovese Ila è una risposta sincera e spontanea a questi quesiti. Colmo di energia positiva, ha la leggerezza di un bicchiere di acqua fresca, fa pensare all’innocenza di un bambino che guarda le cose lasciandosi meravigliare da esse “Quando ero bambino ero in pace con il mondo, e giocavo a girotondo, quando ero bambino ero capace di creare, adesso provo ancora a volare. Forse è questo il segreto, lo abbiamo sotto gli occhi, “The meaning of life is everywhere, and you can  choose the way you wanna be”.


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lunedì 5 novembre 2012

Cheap Wine - Based on lies (Autoprodotto - 2012)

I Cheap Wine in quindici anni di carriera hanno compiuto passi da gigante. Si sono costruiti nel tempo una solida reputazione, basata su un’intensa attività live e sull’integrità della loro proposta. Sono artisti veri, non scendono a compromessi e si autoproducono con estrema professionalità. Possono contare su una grande credibilità, raggiunta con passione e determinazione, che li ha fatti diventare uno dei gruppi di punta del rock italiano, definizione tra l’altro limitativa, visto che non sfigurano assolutamente accanto ai più bei nomi della scena americana. A tre anni dal precendente lavoro in studio e dopo l’acclamato Stay alive, sanguigna testimonianza dei loro strepitosi concerti, la band dei fratelli Diamantini firma un album stupendo, senza ombra di dubbio il migliore dei nove finora pubblicati, ultimo di una serie in progressione continua. Naturale evoluzione della direzione già intrapresa da Spirits, che vedeva ridotta la componente elettrica a favore di momenti acustici ricchi di trame strumentali, Based on lies conferma la bontà di questa scelta. Ci troviamo perciò di fronte ad un raffinato rock d’autore in cui i testi giocano un ruolo di primo piano, decisamente cinematografici nel restituire immagini molto vivide delle storie raccontate, e la musica trova il giusto equilibrio tra ballate desertiche, ritmi swinganti e tipici anthem rock’n’roll.